"Fiore all’occhiello di isole e penisole, di laghi luminosi e del gran mare, o Sirmione, con che gioia ritorno e ti rivedo!” scrisse il poeta romano Catullo, nel I sec A.C., di questo luogo unico al mondo. È abbarbicato su una sottile lingua di terra larga tra i 120 e 350 metri che per 4 km entra letteralmente nel centro del lago di Garda, nei punti più stretti si può scorgere l’acqua dalle due sponde. Al centro storico, zona pedonale, si accede attraverso il ponte levatoio dell’antico Castello Scaligero dietro cui si delinea il piccolo borgo con i suoi semplici e colorati edifici e vicoletti e poi la collina che culmina con il sito archeologico delle Grotte di Catullo e la splendida Giamaica Beach. Ma è al tramonto che si attiva la magia ammaliante di Sirmione, quando si svuota delle comitive giornaliere, il lungolago si tinge di rosa e la luce soffusa dei lampioni attenua e riscalda i colori dei vicoli e delle case. Sirmione non va visitata ma vissuta!